I prossimi passi per la trasformazione in realtà del superbonus 110 seconde case sono già tracciati sulla road map del governo. Il disegno di legge passerà l’iter di conversione entro il 18 luglio e, da qui in poi, ci sarà un limite di 30 giorni per l’entrata in vigore della legge.

Questo significa che tutte le condizioni per l’attuazione regolare, come le regole che fornirà l’Agenzia delle Entrate (se sconto in fattura o cessione del credito), potrebbero arrivare anche prima.

Tante le novità. La più importante riguarda l’allargamento della platea a seconde case, villette a schiera e tante altre realtà, come vedremo più avanti. Tante anche le “insidie”. Le più importanti le abbiamo raccolte in questo articolo.

Superbonus 110: cos’è

Prima di addentrarci nelle modifiche principali al superbonus ristrutturazione edilizia, vediamo di cosa si tratta. Nello specifico concerne quelli che sono i lavori di ristrutturazione di un edificio per migliorare l’efficienza energetica dello stesso.

Inquinare meno e risparmiare energia in bolletta. Prima era concesso solo alle prime case, ma con le modifiche del DL rilancio è oggi accessibile anche alle seconde case. Ma nello specifico, quali sono le situazioni per le quali si può richiedere il superbonus 110?

Superbonus 110 seconde case: platea

Era il punto interrogativo più grande per quel che riguarda il superbonus per lavori in casa: a chi sarà accessibile?

Oggi abbiamo un quadro più chiaro e una novità molto importante, perché il bonus potrà essere richiesto anche da possessori di seconda casa. Questo fa sì che chi abbia bisogno di un ulteriore bonus lo possa richiedere per 2 unità immobiliari. Quindi, non solo per la prima casa.

È qui che si fa ancora più chiara la definizione in merito alle unità immobiliari. Queste, infatti, potranno essere edifici con più di un accesso autonomo. Ovvero strutture plurifamiliari considerate come indipendenti l’una dall’altra. L’esempio specifico è quello delle villette a schiera.

Per la platea rimane il limite legato al miglioramento delle prestazioni energetiche di immobili vincolati. Questi sono quelli che sono considerati di interesse storico per i beni culturali o di interesse paesaggistico. Su questi sarà possibile richiedere il superbonus 110% per qualsiasi miglioramento dell’efficienza energetica di 2 classi. Il bonus vale anche per chi si trova una classe sotto la migliore raggiungibile.

Al di là della natura degli edifici per i quali è possibile utilizzare il superbonus ristrutturazioni, esistono alcune realtà come le associazioni di volontariato che possono sfruttarlo. In un quadro normativo più preciso, le organizzazioni che possono utilizzarlo sono:

  • organizzazioni senza scopo di lucro;
  • associazioni di promozione sociale del terzo settore;
  • organizzazioni di volontariato.

Tipologia di lavori con Superbonus

La novità più importante relativamente alla tipologia di lavori da poter effettuare con il superbonus è quella su demolizioni e ricostruzioni. Tutti questi lavori, ovviamente, dovranno essere svolti solo ed esclusivamente in ragione dell’efficientamento energetico.

Rispettando questo paletto, la novità è relativa alla possibilità di poter demolire e ricostruire mantenendo volumetria identica alla precedente. L’unico caso in cui sarò possibile modificare volumetria dopo demolizione, riguarderà interventi per il rispetto delle norme antisismiche.

Sempre relativamente al miglioramento delle prestazioni energetiche, c’è la possibilità di poter sfruttare il superbonus 110 per collettori solari e tetti inclinati. In precedenza era possibile intervenire per isolamento termico solo su superfici orizzontali e verticali. Nel superbonus decreto rilancio sarà inserita una norma che permetterà di utilizzare anche il superbonus su superfici opache inclinate (i tetti, per intenderci).

Potranno anche essere approntati dei lavori per il miglioramento delle prestazioni energetiche su impianti di riscaldamento condominiale. Diverse le tipologie per i condomini che prevedono anche collettori solari o pompe di calore.

Soglie di spesa Superbonus 110 seconde case

Altre novità non saranno, tuttavia, ben accette relativamente alle condizioni del superbonus 110 che avrà differente tetto di spesa. È un modo per “bilanciare” quanto “liberato” in termini di risorse dal governo.

Cambia, innanzitutto, il tetto di spesa per il superbonus 110 per quanto riguarda la sostituzione degli impianti di riscaldamento. Qui fa la differenza il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio:

► condomini fino a 8 unità immobiliari – tetto di spesa 20.000€

► condomini con più di 8 unità immobiliari – tetto di spesa 15.000€

Le variazioni più importanti, rispetto alle cifre iniziali, tuttavia, si avranno per lavori come cappotto termico:

► da iniziali 60.000€ a 50.000€ per edifici unifamiliari

► 40.000€ per condomini fino a 8 unità

► 30.000€ per condomini con più di 8 unità